Si pulisce il lavello, si asciugano le tracce di calcare intorno alla rubinetteria, si lucidano persino le maniglie… Ma c’è un piccolo elemento, spesso dimenticato, che svolge un ruolo fondamentale nella qualità dell’acqua del rubinetto. Eppure, è anche uno dei più sporchi di tutta la cucina. Questo piccolo elemento, discreto, avvitato all’estremità del rubinetto, filtra, diffonde e regola il flusso dell’acqua. Ma con il tempo si sporca, si intasa e finisce per rilasciare un’acqua molto meno pulita di quanto si pensi. Il suo nome? L’aeratore, o miscelatore. E se non viene pulito regolarmente, non solo può alterare il flusso, ma anche caricare l’acqua di residui invisibili. Il colmo, per un elemento che dovrebbe purificare.
L’aeratore del rubinetto: piccolo ma essenziale
Questo beccuccio in metallo o plastica, avvitato all’estremità del rubinetto, non è lì solo per fare bella figura. Al suo interno contiene un piccolo filtro e una griglia che mescolano l’acqua con l’aria, in modo da regolarne la pressione e ridurne il consumo.
Ma allo stesso tempo filtra anche le impurità solide, le particelle di calcare, la ruggine e i sedimenti che possono provenire dalle tubature. Un ruolo invisibile, ma fondamentale per la qualità dell’acqua che utilizziamo quotidianamente: per bere, cucinare, lavare le verdure o i biberon…
Il problema? Nessuno pensa mai di smontarlo. Il risultato: il calcare si accumula, i batteri si insediano e i depositi formano una vera e propria barriera alla pulizia.
Ciò che si nasconde all’interno… non è invitante
All’apparenza, l’acqua scorre normalmente. A volte con un po’ meno pressione, a volte in modo irregolare. Ma quando si svita l’aeratore per la prima volta, si scopre spesso uno spettacolo poco appetitoso: una griglia ostruita, ricoperta di calcare bianco, a volte anche leggermente nero o arancione.
Cosa significa? Che l’acqua ha attraversato tutto questo piccolo labirinto sporco prima di arrivare nel piatto o nel bicchiere. E che i sedimenti accumulati hanno potuto rilasciare nel flusso residui invisibili ad occhio nudo.
Alcuni test hanno persino dimostrato che all’interno possono proliferare batteri, soprattutto se il rubinetto viene utilizzato raramente (ad esempio nei bagni di servizio).
Insomma, l’aeratore (o miscelatore) svolge un ruolo tanto più importante quanto più è discreto… e anche lui merita una buona pulizia di tanto in tanto.
Un gesto semplice che cambia tutto
Non servono attrezzi complicati né decalcificanti speciali per riportare l’aeratore alla sua massima efficienza. In pochi minuti è possibile smontarlo, pulirlo e dargli una seconda giovinezza.
Ecco come fare:
- Svitare delicatamente il beccuccio del rubinetto, a mano o con una pinza (proteggendo il metallo con un panno per evitare graffi).
- Una volta rimosso l’aeratore, smontarlo se possibile separando le griglie, le guarnizioni e i filtri.
- Immergerlo in una piccola ciotola di aceto bianco caldo per 30 minuti. Questo dissolve il calcare senza sforzo.
- Spazzolare leggermente gli elementi con un vecchio spazzolino da denti per rimuovere i depositi più ostinati.
- Risciacquare abbondantemente con acqua pulita, rimontare il tutto e riavvitare il rubinetto.
Risultato immediato: un getto d’acqua più fluido, più pulito e, soprattutto, un rubinetto libero dallo sporco invisibile che si accumulava senza che ce ne accorgessimo.
Con quale frequenza va fatto?
Dipende dalla durezza dell’acqua della zona. Nelle zone molto calcaree, si consiglia una pulizia ogni due mesi. Altrove, una volta al trimestre può essere sufficiente.
Ma alcuni segni non mentono:
- Getto d’acqua irregolare o che schizza più del solito
- Portata più debole senza motivo apparente
- Rumore di “fischio” quando si apre l’acqua
- Tracce biancastre intorno all’ugello
Se si nota uno di questi segni, è il momento giusto per dare un’occhiata all’interno.
E per andare oltre: un gesto che fa anche risparmiare acqua
Questa pulizia non solo protegge la qualità dell’acqua. Consente anche di ottimizzare il flusso e ridurre il consumo, soprattutto se l’aeratore è di tipo economizzatore.
Un aeratore pulito significa:
- Un flusso più regolare, quindi meno spreco d’acqua in cucina
- Una pressione sufficiente anche a basso volume, quindi risparmio energetico se l’acqua è calda
- E soprattutto… non è più necessario lasciare scorrere l’acqua a lungo per sciacquare una pentola o riempire una caraffa
Insomma, un piccolo gesto di manutenzione che fa bene all’igiene, al pianeta e al portafoglio.
È piccolo, discreto, spesso ci si dimentica della sua esistenza… eppure l’aeratore del rubinetto merita tutta l’attenzione che gli viene negata. Una pulizia veloce, una volta ogni tanto, e tutta l’acqua del rubinetto ne guadagna in qualità.